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Come funziona il multipin di Google Meet

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La pandemia, ahimè, ha costretto i cittadini di tutto il mondo ad adattarsi ad un nuovo stile di vita, spesso sconosciuto per molti fino a poco prima. La distanza sociale a cui siamo stati costretti ha fatto nascere nuove esigenze legate alla quotidianità. I programmi per tenere meeting e videochiamate hanno svolto, e continuano a svolgere, un ruolo fondamentale in questo contesto. Trovandosi rinchiusi a casa era necessario trovare un modo veloce e rapido per comunicare anche a distanza. E allora cosa c’è di meglio se non una bella videochiamata? Sia in ambito lavorativo, così come in quello scolastico, i nuovi canali di comunicazione virtuali hanno permesso una collaborazione continua anche nella condizione di isolamento in cui l’intero globo si trovava. E come sempre Google non poteva restare indifferente al cambiamento. Ecco allora arrivare Google Meet, la piattaforma proposta da Big G per effettuare riunioni video in modo gratuito e con una qualità grafica impeccabili. L’app in realtà era già disponibile da tempo, ma questo periodo appena terminato è stato il giusto campo di prova per valutare cosa non era stato ancora ottimizzato. Da qui la nascita della nuova funzione multi-pin per i video.

Pinnare i video non è mai stato così semplice

La digitalizzazione che ha colpito l’età moderna ha fatto emergere alcune necessità da cui prima non ci sentivamo colpiti. Non solo le videochiamate, ma anche numerose funzionalità sono state aggiunte ad esse per rendere l’esperienza utente più comoda possibile. Google Meet in particolare ha da poco lanciato il multi-pin per i video. Per gli insegnanti, professori, datori di lavoro, sarà ora possibile fissare in alto più di un video contemporaneamente. La funzionalità sarà efficace sia sui video dei partecipanti che sui contenuti condivisi dai partecipanti o dal presentatore. Tutto con la possibilità di applicare il multi-pin solo passando sul contenuto da fissare e cliccando su aggiungi. La novità descritta, per ora è ancora in fase di distribuzione via server, con la speranza che sia già disponibile o che venga comunque aggiunta nel breve termine. Non vediamo l’ora di provarla! Chissà se il gigante statunitense sarà in grado di colpire; come è solito fare in positivo ovviamente.

 

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